Durante il Consiglio dei Ministri n 47 del 7 agosto è stato approvato un decreto omnibus che tra le altre misure prevede novità per i TAXI.
Prime di leggere i dettagli ricordiamo che con una nota del 1 agosto il governo aveva annunciato che avrebbe affrontato il problema del servizio Taxi con una soluzione improntata:
- all’efficienza e trasparenza nei confronti del cittadino,
- all’equità per i tassisti
- e al rispetto delle regole del mercato.
Dopo i recenti fatti di cronaca accaduti a Roma, Napoli e Milano con numerosi disservizi per l'utenza che hanno riguardato i lunghi tempi di attesa, l'uso del tassametro e i pagamenti pos, l'Autorità garante della concorrenza e del mercato ha avviato delle verifiche spiegando in merito alle verifiche sulle licenze che: "l'obiettivo è quello di far luce sul sistema delle licenze 'a numero chiuso' che ostacola il corretto dispiegarsi delle dinamiche concorrenziali e il prodursi dei conseguenti benefici in termini di soddisfazione della domanda e di qualità del servizio".
Taxi: le proposte del Governo per la categoria
Nell’ottica della massima condivisione con le parti interessate, i ministri Urso e Salvini hanno presentato al Ministero delle Imprese e del Made in Italy una serie di proposte alle categorie del settore dei taxi, volte all’identificazione di una soluzione organica improntata all’efficienza e trasparenza nei confronti del cittadino, all’equità per i tassisti e al rispetto delle regole del mercato.
Con il decreto Omnibus approvato lo scorso 7 agosto, si prevede in deroga al divieto di cumulo delle licenze, i comuni potranno rilasciare, in via sperimentale, licenze aggiuntive temporanee per l’esercizio del servizio per fronteggiare uno straordinario incremento della domanda legato a grandi eventi o a flussi di presenze turistiche.
La durata, in ogni caso, non può superare i 12 mesi, prorogabili per ulteriori 12 mesi.
Le licenze possono essere rilasciate esclusivamente in favore dei soggetti già titolari di licenze.
Si prevede poi che i comuni capoluogo di regione, sede di città metropolitane e sede di aeroporto internazionale possano incrementare il numero delle licenze, in misura non superiore al 20% delle licenze già rilasciate, tramite un concorso straordinario che prevede, quale condizione obbligatoria l'utilizzo di veicoli a basse emissioni.