Con decreto MIMIT del 20.11 è pubblicato l'elenco dei benificiari del bonus colonnine di ricarica per il periordo 2022 e si dispone l'erogazione delle somme spettanti.
Nel dettaglio, il decreto direttoriale 20 novembre 2023 dispone la concessione e l’erogazione del contributo per le domande ammesse relative all’acquisto e la relativa posa in opera delle infrastrutture di ricarica effettuati dal 4 ottobre 2022 al 31 dicembre 2022.
Gli interessati potranno verificare la propria ammissione al contributo consultando l’Allegato A del decreto, facendo riferimento all'ID della domanda.
Bonus colonnine di ricarica elettrica privati: gli sportelli per le domande
Con DM MIMIT del 2 ottobre sono state pubblicate le regole per richiedere i fondi per acquisto di colonnine di ricarica per utenti domestici.
Il bonus colonnine di ricarica è stato gestito tramite due sportelli per le domande:
- la prima finestra per le domande relative alle installazioni effettuate dal 4 ottobre 2022 al 31 dicembre 2022, è stata aperta dal 19 ottobre al 2 novembre 2023.
- la seconda per le domande per le installazioni effettuate dal 1° gennaio e il 23 novembre 2023, è stata aperta dal 9 novembre e fino alle 12:00 del 23 novembre 2023.
Bonus colonnine di ricarica elettrica: i beneficiari
Il bonus colonnine domestiche è un contributo pari all’80% del prezzo di acquisto e posa delle infrastrutture per la ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica (come ad esempio colonnine o wall box).
Il limite massimo del contributo è di 1.500 euro per gli utenti privati e fino a 8.000 euro in caso di installazione sulle parti comuni degli edifici condominiali.
Possono beneficiare del contributo le persone fisiche residenti in Italia e i condomìni.
Bonus colonnine di ricarica privati: le regole per le domande
Le domande doveano essere compilate esclusivamente in forma elettronica, utilizzando la piattaforma informatica disponibile online all’indirizzo che verrà comunicato con avviso pubblicato sul sito istituzionale del Ministero, secondo le modalità e gli schemi previsti nel presente decreto.
Ai fini della presentazione della domanda di concessione ed erogazione del contributo, i soggetti richiedenti devono possedere un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC).
A pena di inammissibilità, i soggetti richiedenti devono inserire tutte le informazioni richieste dalla piattaforma informatica, nonché allegare il modulo di domanda e la documentazione richiesta debitamente ed integralmente compilati in ogni parte.
L’iter di presentazione della domanda di contributo è articolato nelle seguenti fasi:
- a.1) accesso tramite sistema pubblico di identità digitale (SPID), carta d’identità elettronica (CIE) o carta nazionale dei servizi (CNS) all’apposita procedura on line;
- a.2) inserimento delle informazioni richieste per la compilazione della domanda;
- a.3) generazione del modulo di domanda sotto forma di “pdf” immodificabile contenente le informazioni e i dati forniti dal soggetto richiedente;
- a.4) caricamento del modulo di domanda e degli allegati richiesti e conseguente rilascio del “codice di predisposizione domanda” necessario per l’invio della stessa;
- a.5) rilascio dell’attestazione di avvenuta presentazione della domanda, in formato “pdf” immodificabile, da parte della piattaforma informatica, con indicazione della data e dell’orario di invio telematico della stessa domanda.
Viene precisato che le domande di concessione ed erogazione si intendono correttamente trasmesse esclusivamente a seguito del rilascio da parte della piattaforma informatica dell’attestazione di cui al comma 4, lettera a.5).
Contributi acquisto colonnine di ricarica: proroga al 2024
In merito alla agevolazione di cui si tratta ricordiamo che il Decreto Milleproroghe con l'art 12, comma 3 ha esteso alle annualità 2023 e 2024 la concessione dei contributi per l’acquisto di colonnine di ricarica dei veicoli elettrici, destinando a tal fine una quota delle risorse stanziate per la concessione di contributi per l’acquisto di autoveicoli elettrici nuovi (c.d. ecobonus).
Nel dettaglio si dispone che, la misura di cui all’articolo 2, comma 1, lett. f-bis) del DPCM 6 aprile 2022, sia estesa alle annualità 2023 e 2024: si tratta del contributo, concesso per il 2022, per l'acquisto di infrastrutture di potenza standard per la ricarica dei veicoli elettrici da parte di utenti domestici.
Il contributo previsto è pari all'80 per cento del prezzo di acquisto e posa in opera, nel limite massimo di euro 1.500 per persona fisica richiedente, innalzato ad euro 8.000 in caso di posa in opera sulle parti comuni degli edifici condominiali di cui agli articoli 1117 e 1117-bis del codice civile.
La citata lett. f-bis) è stata introdotta dal DPCM 4 agosto 2022 (adottato in attuazione dell’articolo 22, comma 1, del decreto-legge 1° marzo 2022 n. 17 e che ha modificato in tal senso il precedente DPCM del 6 aprile) ed il DPCM stesso ha stanziato a tal fine, per l’anno 2022, risorse per 40 milioni di euro.
In pratica le risorse già assegnate dal DPCM 6 agosto 2022, per gli anni 2023 e 2024, alla concessione di contributi c.d. ecobonus per gli acquisti dei soli autoveicoli elettrici nuovi vengono conseguentemente ridotte di 40 milioni di € per ciascuno degli anni 2023 e 2024, in modo da consentire la copertura finanziaria della disposizione del primo periodo in commento.
La riduzione delle risorse opera solo per quelle relative ai contributi per gli autoveicoli elettrici (di cui alla lett. a) dell’art. 2, comma 1 del DPCM) e non per quelle relative alle successive lett. b) e c), che riguardano rispettivamente gli autoveicoli ibridi e gli autoveicoli a motore tradizionale con emissioni fino a 135 gr/KM di CO2, né per quelle relative ai motoveicoli [lett. d) ed e)] ed ai veicoli commerciali (lett. f).
L’individuazione ed il riparto delle risorse del Fondo per gli incentivi per l'acquisto di veicoli non inquinanti, è disciplinata dall’art. 3 del DPCM 6 aprile 2022 e successive modificazioni, che fissa le risorse complessivamente stanziate in 650 milioni di euro per ciascuna delle annualità dal 2022 al 2024, alla cui assegnazione prevede il Ministero dello sviluppo economico, che provvede all'erogazione.